Misurazione di emulsioni di lubrorefrigeranti con rifrattometri?
Con rifrattometri si può determinare, in modo semplice e rapido, la concentrazione di principi attivi. Il rispetto di una determinata concentrazione di principi attivi è di notevole influsso sulla caratteristica operativa dei lubrorefrigeranti.
Di norma vengono impiegati per questo rifrattometri manuali convenzionali o elettronici.
Dopo l'applicazione di 1 - 2 gocce di un campione e un tempo di attesa di ca. 20 secondi (al fine dell'adattamento della temperatura), con un'occhiata nel convenzionale rifrattometro manuale si può riconoscere un limite di chiaro-scuro, che attraversa una scala. Su questa scala si può leggere un valore del rifrattometro (normalmente espresso in forma di % Brix o indice di rifrazione). Questo valore del rifrattometro deve essere ancora compensato in temperatura, poiché i valori di misurazione ottenuti con metodo rifrattometrico dipendono fortemente dalla temperatura. I valori di correzione per la temperatura devono essere compensati con il risultato di misurazione. Infine si deve pulire sia il prisma di misurazione che anche il coperchietto del prisma.
Per un rifrattometro manuale elettronico, che lavora automaticamente, occorre invece solo porre 1 - 2 gocce di campione sul prisma di misurazione e premere un pulsante. Dopo ca. 3 secondi viene visualizzato digitalmente l'esatto risultato di misurazione con compensazione della temperatura. Non si ha un'eventualmente errata lettura di una scala. Inoltre i risultati del rifrattometro sono ottimamente riproducibili, anche nel caso di campioni difficili, come ad es. emulsioni. Nel caso di emulsioni, i comuni rifrattometri manuali sono di frequente difficilmente leggibili, poiché spesso non si ha un netto limite chiaro-scuro, bensì un margine limite con grandi possibilità errata lettura. Fra il valore del rifrattometro e la concentrazione sussiste una - spesso lineare - interdipendenza. Con una curva di calibrazione e fattori di correzione per i rispettivi liquidi analizzati si possono determinare i valori di concentrazione in % del volume (cfr. figura a sinistra). Le curve di calibrazione in oggetto possono essere create da soli o ottenute dai fornitori della sostanza. Con rifrattometri si possono controllare anche altri liquidi industriali, ad es. liquidi che vengono utilizzati per bagni, decapaggio e tempra.